Archivio mensile Luglio 26, 2018

Tosare il cane : ecco perché non bisogna farlo

Tosare il cane è una pratica che in questi periodo di caldo viene presa in considerazione da molti proprietari di animali, sia cani che gatti. Naturalmente stiamo parlando di una tosatura totale che non ha niente a che vedere con lo stripping o altre pratiche eseguite dal vostro toelettatore. Oggi cercheremo di spiegare come mai valutare questa opzione non sia sano per il vostro amico a quattro zampe.

Il mantello del cane permette di proteggere quest’ultimo da diversi agenti esterni, come ad esempio:

  • I raggi UV;
  • Gli agenti atmosferici (pioggia, sole, caldo, freddo);
  • Parassiti (pulci, zecche, zanzare);
  • Ferite.

Questo ci fa già capire quanto sia importante il pelo del nostro cane, ma andiamo a vedere meglio perchè non dovremmo tosare il cane per il caldo.

TOSARE IL CANE IN ESTATE: PERCHE’ NON BISOGNA FARLO

Prima di tutto cerchiamo di fissare alcuni concetti importanti.

Il cane e l’uomo sono in grado di regolare la loro temperatura corporea in base alla temperatura ambientale, questo vuol dire che un cane messo ad una temperatura ambientale di 10° o 30°, avrà sempre la temperatura corporea intorno a 38,5. Nell’uomo tale meccanismo è mantenuto dalla sudorazione, che attraverso l’emissione di sudore abbassa la temperatura corporea. Questo è invece diverso nel nostro fedele amico a quattro zampe, infatti il cane presenta poche ghiandole sudoripare solo a livello dei polpastrelli e delle orecchie, quindi la temperatura corporea viene abbassata principalmente mediante l’emissione di aria.

Per questo motivo i cani che soffrono molto il caldo tendono ad avere un respiro più veloce ed ecco perché i cani brachicefali, che hanno spesso problemi respiratori, sono gli animali più a rischio durante l’estate.

Questo vuol dire che se noi tosiamo il cane in estate non aumentiamo la sua sudorazione, ma togliamo l’unico mezzo che il cane ha per mantenere costante la temperatura corporea, inoltre la pelle è più soggetta alle bruciature causate dai raggi solari.

Se volete sapere tutto sulla temperatura corporea del vostro cane, come misurarla, perchè aumenta o perchè diminuisce, vi invito a leggere il nostro articolo: 

Tosare il cane in estate è quindi una pratica che non andrebbe fatta, oltre ai motivi già citati di protezione dai raggi UV e dai parassiti, la funzione isolante della pelliccia, un altro fattore da non sottovalutare è l’effetto psicologico che potrebbe avere tale manovra sul vostro cane.

COME PROTEGGERE IL CANE DAL CALDO, I CONSIGLI DEL VETERINARIO

TOSARE IL CANE: QUANDO BISOGNA FARLO

in maniera adeguata ha sicuramente dei vantaggi medici da non sottovalutare. Abbiamo capito che una tosatura totale del cane non è quasi mai consigliata, almeno che non ci troviamo di fronte a situazione del mantello irrecuperabili, con nodi e matasse di pelo impossibili da risolvere. Il discorso cambia se invece prendiamo in considerazione quelle razze con la crescita del pelo continua come il Barbone o il Bichon, oppure quei soggetti con il pelo molto lungo.

In questi soggetti una corretta manutenzione del mantello è invece molto importante perché:

  • Garantisce un’adeguato livello di igiene;
  • Riduce il rischio di corpi estranei vegetali (forasacchi);
  • Riduce la possibilità di contagio da parte di ectoparassiti (pulci e zecche);

FONTE: https://www.vetclick.it/

DERMOSKIN  PER LA SALUTE E LA CURA DELLA CUTE E DEL  MANTELLO

Prodotto indicato per migliorare la qualità del pelo e della cute, ottimo durante il periodo della muta. Per problemi di desquamazioni cutanee, forfora, perdita di pelo o  pelo opaco. Restituisce forza e lucentezza al mantello del vostro cane con gli Acidi Grassi Omega 3, MSM,  Biotina, Zinco, Vitamina E e Vitamina D

COMPOSIZIONE: Farina di pesce, Alga marina (Ascophillum Nodosum), Semi di lino, Olio di pesce, Miscela vitaminica, Sali minerali, Biotina, Vitamina E.

COMPONENTI ANALITICI: Umidità 9,72%, Proteina grezza 67,62%, Oli e grassi grezzi 8,76%, Ceneri grezze 12,40%, Glucidi 1,50%.

Energia metabolizzabile: 316,37 kcal/100g.

 

INTEGRAZIONE PER KG.: Vitamina A 15.000 U.I., Vitamina D3 2.000 U.I., Vitamina E 1.850 mg, Vitamina B1 1,0 mg, Vitamina B2 2,0 mg, Vitamina B6 2,0 mg, Vitamina B12 0,02 mg, Biotina 5,0 mg, Vitamina PP 5,0 mg, Acido folico 5,0 mg, Acido pantotenico 5,0 mg, DL-metionina 50 mg, L-lisina 25 mg, Calcio 700 mg, Magnesio 300 mg, potassio 170 mg, Fosforo 125 mg, Ferro 34 mg, zinco 35 mg, manganese 20 mg, rame 10 mg, Acidi grassi omega 3: E.P.A. 3.200 mg, D.H.A. 2.200 mg.

 

Conservare in luogo fresco e asciutto.

 

Modalità d’uso: Servire a temperatura ambiente. Il prodotto può essere somministrato tal quale disciolto in pari volume d’acqua, insieme alla normale razione alimentare.

 

Razione Giornaliera Consigliata: Cane adulto a pelo raso: 1-2 misurini colmi da 10 g al giorno; Cane adulto a pelo lungo: 2 – 3  misurini da 10 g al giorno

L’INSUFFICIENZA RENALE NEL CANE

 Prefazione

Quando avvertiamo un piccolo dolore siamo subito pronti a rivolgerci al medico che, valutando ciò che gli diremo e visitandoci, sarà in grado di diagnosticare il nostro disturbo. In campo medico la facoltà della parola è davvero importante. Purtroppo i nostri amici a quattro zampe non hanno questa capacità comunicativa e quindi proviamo un certo senso di impotenza quando intuiamo che non stanno bene, ma non siamo in grado di capire il loro disturbo. Questo articolo è stato preparato per aiutarci a capire quando il nostro cane soffre di un disturbo serio che può compromettere la sua salute in modo irrimediabile.

Insufficienza renale cane : CAUSE

L’insufficienza renale nel cane è una patologia che si sviluppa sopratutto a causa della presenza di mangimi lavorati dalle industrie insieme ad attivi chimici.

Questi additivi, che non vengono digeriti dal cane nella maniera dovuta, sommergono il suo organismo di sostanze tossiche. Tutte queste sostanze vanno poi ad accumularsi nei reni dell’animale, ostacolandone l’ottimale funzionamento.

Le cause possono essere anche altre, come ad esempio l’impiego di insetticidi nocivi o l’abuso di farmaci.

COSA ACCADE AI RENI ?

In pratica i reni non lavorano più, non essendo più in grado di filtrare le sostanze di scarto. Di conseguenza si viene a creare un’alterazione in quella che è la composizione dei liquidi organici, in particolar modo del sangue.

L’alimentazione per cani affetti da insufficienza renale cronica deve essere ricca di acidi grassi omega tre e di amminoacidi.

Da un punto di vista medico avviene un impoverimento del sangue, che vedrà una forte diminuzione di elettroliti (si tratta di sodio e potassio), con conseguente aumento di sostanze dette azotate e di scarto. Queste sostanze in condizioni normali sarebbero eliminate attraverso le urine (come urea e creatinina).

Non essendo i reni più in grado di filtrare e concentrare le urine, queste risulteranno molto più abbondanti e frequenti.

Per compensare la perdita di liquidi il cane tenderà a bere più del solito.

Questo comportamento potrebbe aiutarci ad avvertire l’insufficienza renale nel nostro cane.

 

IL RUOLO DEI RENI

I reni, negli animali come anche negli esseri umani, hanno un ruolo di vitale importanza.

Nel caso iniziassero a non funzionare dovutamente verrebbero meno alla loro funzione di drenaggio.

Con tale disfunzione i reni eliminerebbero solo l’acqua trattenendo nell’organismo le sostanze tossiche che inevitabilmente finirebbero nel circolo sanguigno.

L’insufficienza renale nel cane può assumere due forme, una detta “acuta” (IRA) e una detta “cronica” (IRC).

In pratica nella forma acuta i reni smettono in modo abbastanza repentino di funzionare, causando quello che viene comunemente chiamato blocco renale.

E’ più facile da diagnosticare perché il cane ridurrà drasticamente la produzione di urina.

La forma cronica invece è più difficile da diagnosticare perché si manifesta in maniera progressiva. Quest’ultima forma di insufficienza porta il cane all’uremia, la condizione di presenza nel sangue di urea e altri prodotti di scarto.

Le conseguenze sull’organismo sono gravissime, potendo arrivare a creare problemi di anoressia, nausea, prurito, e blocco totale delle vie urinarie nella fase terminale.

 

Insufficienza renale cane : SINTOMI

Non è facile capire in anticipo se il nostro cane soffre di questo disturbo.

L’elenco che segue darà un’idea di alcuni indicazioni o segnali che potremmo notare.

  •  dimagrimento
  • aumento nella frequenza urinaria
  • eccessiva sete
  • forte stanchezza e apatia
  • mancanza di appetito
  • alito cattivo con odore di urina

ECCO COME DIAGNOSTICARE IL DISTURBO

Per avere la certezza che Fido soffra di un disturbo renale sono indispensabili diagnosi di laboratorio.

Si procederà con un esame del sangue e con l’esame delle urine. In alcuni casi potranno essere necessarie anche radiografia e ecografia.

LA TERAPIA

In primo luogo si dovranno attuare delle strategie alimentari diverse da quelle a cui è abituato l’animale.

Niente sodio, pochi fosfati e poche proteine. Queste ultime non saranno eliminate del tutto perché un cane resta comunque un carnivoro.

La carne servita come pasto dovrebbe essere fresca e di buona qualità, meglio se cruda, al fine di risultare maggiormente digeribile.

Va limitato il pesce, perché ha un alto contenuto di fosforo.

Volendo si potrebbero aggiungere alla carne dei cereali come farro o riso (purché in quantità ridotte), oppure verdure come zucchine e carote.

Per quanto riguarda gli integratori, che in alcuni casi possono rivelarsi utili fate riferimento al vostro veterinario di fiducia.

In commercio potrete trovare alimenti terapeutici per cani con problemi di insufficienza renale.

Tali prodotti non sono sempre adatti, quindi l’invito è sempre quello di stabilire una dieta con l’aiuto del proprio veterinario.

Un’alimentazione sana può aiutare il nostro amico fedele a stare meglio, rallentando lo svilupparsi della malattia.

Se il vostro cane è affetto da un disturbo renale non perdete le speranze, ci sono cani che grazie alle amorevoli cure dei loro padroni riescono a vivere una vita serena a dispetto della malattia.

In conclusione, è vero che i cani non parlano, ma se siamo attenti ai loro comportamenti possiamo capire il problema che hanno e dare tutto l’aiuto necessario .

Alimento naturale Barf, aiuta a supportare la funzionalità renale in caso di insufficienza  cronica o temporanea. E’ un alimento dietetico completo con bassa concentrazione di fosforo e un ridotto apporto di proteine ma di elevata qualità e tollerabilità.

Il Barf Renal è un prodotto naturale NON contiene additivi o conservanti chimici che non vengono digeriti dal cane nella maniera dovuta, queste sostanze vanno ad accumularsi nei reni dell’animale ostacolandone l’ottimale funzionamento. Prodotto adatto anche per gatti adulti.

INGREDIENTI

Carne di vitello (polpa magra), Albume in polvere, Farina di riso,  FOS (fruttoligosaccaridi da polpa di cicoria), Olio di salmone, Acqua

USO  E DOSI

Alimentare il cane con una quantità di cibo pari al 3 % del suo peso corporeo, si consiglia di somministrarlo in 2 volte al giorno .

I cani percepiscono le cattive persone a vista, prima dell’ essere umano. Lo afferma una ricerca

I cani quando avvistano persone estranee in alcuni casi abbaiano senza un motivo apparente, in altri non accennano a nessun segno di reazione.

Merito del loro istinto animale infallibile, i cani, infatti, solo nel guardare una persona, sono in grado di capire se ha buone intenzioni o meno nei suoi confronti, in quelli del proprio padrone o di altre persone. Ciò è dimostrato da una ricerca effettuata presso l’Università di Hokkaido, in Giappone.

In questa ricerca sono state analizzate le reazioni dei cani a seconda degli atteggiamenti delle persone con cui si stavano relazionando, tramite delle prove. Ad esempio una tra le tante prove consisteva in due persone che dovevano cercare di aprire un contenitore.

Tale prova è stata divisa in due scene: nella prima scena una persona rimaneva a fissare passivamente il contenitore fingendo di non sapere come fare per aprirlo, mentre l’altra cercava di prestargli il suo aiuto.

Nella seconda scena invece la prima persona si dimostrava sempre passiva e il suo compagno in questo caso negava il suo aiuto.

Alla fine della prova tutte e quattro le persone si sono avvicinate ai cani e si è riscontrato che il comportamento verso entrambi i protagonisti della prima prova che si erano aiutati a vicenda era del tutto positivo. Mentre con quelli della seconda prova i cani cercavano di stare alla larga, in particolare di non farsi avvicinare dalla persona che aveva rifiutato il suo aiuto all’amico, assumendo quindi un atteggiamento sgradevole.

Da questa prova si è potuto appurare che i cani riescono addirittura a giudicare un comportamento altrui se giusto, poco solidale o cattivo, e si comportano di conseguenza. Dai loro gesti riescono a far capire cosa pensano di una persona.

La loro abilità non finisce qui,  infatti i cani riescono anche a capire il nostro stato d’animo, se stiamo male, se siamo arrabbiati o felici.
In questo caso però tale abilità non è data dal loro sesto senso, ma dal loro olfatto, perché il nostro odore può cambiare secondo lo stato d’animo attraverso i feromoni.

Insomma l’essere umano per un cane è come un libro aperto, forse è l’unico essere vivente a cui sarebbe inutile raccontare bugie o apparire ciò che non siamo.

 

http://www.paradisefruit.altervista.org

Il vicinato rompe? “Abbaiare è un diritto del cane”. Lo stabilisce un giudice!

Il vostro cane abbaia? È un suo sacrosanto diritto! Lo stabilisce una sentenza firmata da Giancarlo De Filippis, un giudice del Tribunale di Lanciano, in provincia di Chieti, che dichiara che i due cani della famiglia citata in giudizio dai vicini di casa avevano tutto il diritto di abbaiare perché, di fatto, in questo modo loro svolgevano una funzione di guardia e di sicurezza sul territorio in cui risiedevano. In quel specifico caso (i fatti risalgono a una sentenza sancita nel giugno 2012, come riportato dal quotidiano locale Il Centro), il giudice ha stabilito che si trattava di un vero e proprio “stalking giudiziario” nei confronti della famiglia. I due cani di Treglio, un pastore tedesco e un Bracco, erano accusati di abbaiare troppo e disturbare i vicini. Per giustificare la sua decisione, il giudice ha fatto riferimento agli articoli 544 bis e seguenti del Codice penale, all’art. 5 della legge 189 del 2004 e alla ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, che stabilisce l’obbligo morale dell’uomo di rispettare tutte le creature viventi.

Questa sentenza è una vera conquista nella tutela dei diritti dei nostri amici a 4 zampe. In questo modo vengono riconosciuti i loro diritti e rispettata la loro natura. Bisogna dire, però, che anche i proprietari di cani devono avere rispetto degli altri. Avere un cane non significa lasciarlo per ore e ore da solo su un terrazzo o in un giardino, senza curarsene del suo benessere. A volte, questi cani sono molto infelici ed esprimono il loro disagio abbaiando.

 

In altri casi, i cani sono semplicemente mal educati. La soluzione per i padroni di cani che abbaiano eccessivamente è un educatore cinofilo. Un professionista saprà sicuramente dare loro i consigli giusti.

 

Ricordiamo, però, che la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri. La legge che riguarda questo problema è l’art. 659 c .p. (Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone). Nel testo di legge c’è una precisazione importante: l’abbaiato dell’animale non deve superare i limiti di tollerabilità. Ma qual’è il limite di tollerabilità? Anche qui è il buon senso che deve dettare legge.

 

Per garantire un futuro migliore ai nostri amici a 4 zampe e per non esporre loro ad alcun rischio (i vicini molestati potrebbero provare ad avvelenare l’animale che li disturba) è opportuno che i proprietari di cani riescano a farli accettare agli altri adottando le misure o altri strumenti educativi ritenuti opportuni (come i corsi di addestramento anti-abbaio) per una pacifica convivenza.

 

FONTE: pianetadonna.it

Dieta Barf nel Gatto

L’idea della dieta BARF per gatti è far seguire all’animale un’alimentazione il più simile possibile a quella che seguirebbe se vivesse libero, quindi è basata su carne cruda, ossa, viscere e una piccola porzione di vegetali crudi. Mangiando in questo modo, il gatto avrà tutto ciò di cui ha bisogno per essere sano e crescere senza problemi. Inoltre, grazie a questo tipo di dieta, si evitano gli effetti negativi dei cibi processati, come l’assunzione di sostanze chimiche e farine o lo sviluppo di allergie e intolleranze. Inoltre, in questo modo, è possibile evitare l’obesità.

Dopo che Billinghurst pubblicò la sua teoria, molti veterinari, ricercatori e, con il tempo, anche sostenitori di uno stile di vita organico, hanno deciso di far seguire la dieta BARF ai propri gatti, promuovendo e diffondendo questo modo naturale per dare da mangiare agli animali perché più naturale e adatto.

 

Perché difendere la dieta BARF?

La filosofia che giace dietro a questo tipo di alimentazione per il gatto si rifà al fatto che la struttura del gatto è la stessa di sempre, anche se è stato addomesticato. È per questo motivo che lo stomaco del gatto assimila ed elabora meglio le proteine piuttosto che i carboidrati, componente di cui è ricco il cibo lavorato.

Inoltre, le sostanze chimiche e i grassi contenuti nel cibo lavorato possono essere causa di alcune malattie nei gatti, come pancreatite e calcoli renali, casi in cui si consiglia di apportare dei cambiamenti nell’alimentazione del gatto. In questo caso, la dieta BARF è un’ottima opzione.

 

Come elaborare una dieta BARF per gatti?

Fra il 60 e l’80% del cibo del gatto deve essere composto da carne cruda, pollo o tacchino, con ali, collo, ecc. Sono il 10% deve essere costituito da verdure crude grattugiate come carote, sedano e zucchine e alcuni frutti. Ricorda che c’è della frutta e verdura adatta ai gatti, mentre altri tipi possono risultare tossici per cui non darglieli mai per evitare intossicazioni e spiacevoli incidenti.

Inoltre è necessario aggiungere fra un 15 e un 20% di carne di agnello, anatra o coniglio per esempio un paio di volte a settimana; pesce e interiora (cuore, fegato, reni, ad esempio) una volta a settimana; circa 5 uova a settimana e alcuni integratori di vitamine se il veterinario lo ritiene opportuno. Fra gli integratori necessari indubbiamente c’è la taurina, componente essenziale per la dieta del gatto che deve prendere tutti i giorni. L’idea è mischiare tutti gli ingredienti senza cuocerli e dare al gatto circa due porzioni al giorno. Se si tratta di un gattino, invece, i pasti dovranno essere quattro.

Evita la carne cruda di maiale, le piante crocifere e un eccesso di amidi, farine e cereali. Il pesce deve essere congelato prima di essere usato per uccidere eventuali batteri. Se si vuole si può adottare la stessa misura anche con il resto degli alimenti di origine animale. Le ossa devono essere sempre crude e con un po’ di carne perché da cotte possono rompersi e far soffocare l’animale.

 

Esempio di dieta BARF per gatti

Se vuoi iniziare a far seguire una dieta BARF al gatto, di seguito ti indichiamo quali sono le dosi esatte:

  • 1/2 chilo di carne di pollo o tacchino, fra petto, ali, ecc.
  • 400 grammi di cuore di bovino, pollo o agnello
  • 200 grammi di fegato di pollo
  • 300 grammi di verdure grattugiate (zucchine, carote e zucca)
  • 1 uovo
  • olio di pesce

Preparazione della dieta BARF per gatti

Trita bene la carne e le ossa. Puoi farlo in casa o farlo fare quando compri la carne. Metti tutto in un recipiente e aggiungi il cuore, le verdure e l’uovo. Mischia bene in modo che la carne e i vari ingredienti si amalgamino. Puoi aggiungere dell’olio di pesce, fonte di omega 3 prestando attenzione al peso del gatto per stabilire le dosi. Ad esempio puoi usare l’olio di salmone.

Fai delle porzioni che corrispondono a ciascun pasto e metti in congelatore. La sera prima scongela le porzioni del giorno successivo in modo da darle al gatto a temperatura ambiente. In questo modo potrai variare gli ingredienti, usando, ad esempio, pesce al posto del fegato. Se non hai il cuore a disposizione, aggiungi un integratore di taurina. Alterna anche le verdure usate.

Se preferisci usare gli integratori di taurina, puoi aggiungerla direttamente nella ciotola quando dai da mangiare al micio per evitare l’ossidazione degli ingredienti e sia più facile calcolare la quantità necessaria a seconda del peso dell’animale.

Non usare nessun tipo di condimento, compresi sale, olio, salse, aglio, cipolla o porri. Il gatto non ha bisogno di questi alimenti e, inoltre, potrebbero essere tossici.

 

Benefici della dieta BARF per i gatti

I benefici della dieta BARF per gatti sono diversi ed è importante conoscerli se stai pensando di cambiare la dieta del tuo amico a quattro zampe. Di seguito ti elenchiamo ii più evidenti:

  • Il gatto seguirà un’alimentazione naturale, simile a quella dei felini selvaggi, ricca delle sostanze nutritive di cui ha bisogno (proteine, taurina, grassi, vitamine e amminoacidi) e priva degli effetti negativi che può avere il cibo elaborato a causa delle sostanze chimiche, i conservanti e la percentuale elevata di farina e cereali.
  • Si evitano problemi come sovrappeso, obesitàe pigrizia.
  • Il pelo sarà più brillante.
  • Le articolazioni saranno più sane, meno predisposte alle malattie.
  • Senza carboidrati le feci non saranno maleodoranti.
  • Il gatto sarà più attivo.
  • Il cibo crudo contiene grandi quantità d’acqua, per cui non preoccuparti se il gatto bene di meno.

Se vuoi far seguire al tuo gatto la dieta BARF, consulta il veterinario per sapere le porzioni esatte e gli integratori di cui ha

Bisogno.

 

FONTE: www.animalpedia.it/dieta-barf-per-gatti-1397.html